Posts From gennaio, 2023

Risparmiare sulle bollette in condominio

Principali Azioni Per Risparmiare Sulla Bolletta Energetica Condominiale.

Nella particolare situazione di criticità energetica in cui tutti ci troviamo è opportuno che le nostre abitudini, consolidate nel tempo, vengano modificate e adeguate alla situazione attuale in cui ci troviamo.

Le lunghe discussioni, che si verificavano nelle assemblee condominiali, fino a qualche tempo fa sulla doppia accensione o meno dell’impianto di riscaldamento centralizzato e sul numero di ore di accensione per ognuna delle due fasce orarie sono ormai un lontano ricordo, sperando che possano riprendere al più presto.

Oggi è indispensabile ridurre drasticamente i consumi energetici sia privati che condominiali e sarebbe da incoscienti pensare di effettuare la doppia accensione giornaliera dell’impianto.

Molti condomini non riescono ancora a focalizzare bene quali cattive abitudini determinano costi eccessivi nelle rate condominiali che dovremo pagare nei prossimi mesi.

Il costo maggiore che il condominio sostiene negli impianti centralizzati, in termini di consumi energetici, è dal momento dell’accensione dell’impianto della centrale termica fino al momento in cui l’impianto raggiunge il pieno funzionamento. Infatti, in tale fase iniziale si ha il maggior sforzo per riscaldare l’acqua fredda dell’intero circuito per far si che i singoli caloriferi presenti nelle abitazioni possano funzionare correttamente.

Effettuare due volte nello stesso giorno quest’operazione raddoppia questa parte considerevole di costi energetici.

Inoltre, lo spunto iniziale per far partire l’impianto è il costo che sostengono tutti i condomini, oltre ai costi determinati dalle dispersioni fisiologiche dell’intera rete di tubazioni dell’impianto condominiale e ai costi di manutenzione dello stesso. Spese che devono essere sostenute anche dai condomini che si sono distaccati dall’impianto condominiale, in molti casi per “risparmiare sui consumi”.

Tali costi vengono sostenuti anche tenendo a zero la valvola con la quale viene impostata la temperatura del singolo calorifero presente negli ambienti privati.

Le principali azioni che dobbiamo effettuare per una riduzione dei costi energetici condominiali sono:

  • Fare un’unica accensione dell’impianto centralizzato, nel rispetto delle ore massime previste per la regione di residenza;
  • Ridurre la temperatura massima impostata in centrale termica, nel rispetto della attuale normativa;
  • Optare per una centrale termica performante, sostituendo il prima possibile le vecchie centrali termiche che determinano un aggravio di consumi e di costi che possono variare dal 30% al 40% rispetto ad una caldaia a condensazioneibrida o a pompe di calore;
  • Utilizzare nelle parti comuni lampade di ultima generazione e temporizzate, meglio se sensoriali.

Le principali azioni che dobbiamo effettuare in ambito privato, ma che nella maggior parte dei casi si ripercuoteranno inevitabilmente anche sui costi energetici condominiali complessivi sono:

  • Tenere chiuse le valvole dei caloriferi nelle stanze non utilizzate;
  • Arieggiare per pochi minuti, ma più volte al giorno gli ambienti;
  • Evitare di asciugare gli indumenti direttamente sui caloriferi;
  • Evitare di coprire i caloriferi con copriradiatori o tendaggi, facendo circolare il calore;
  • Utilizzare i vecchi accorgimenti fisici per isolare la parte bassa della porta d’ingresso dagli spifferi provenienti dal pianerottolo;
  • Sostituire gli infissi vecchi delle finestre con nuovi più performanti o in alternativa sigillare adeguatamente le parti dove potrebbero esserci dispersioni di calore;
  • Ridurre i consumi idrici, preferendo la doccia alla vasca da bagno, e chiudendo l’acqua della doccia nei periodi in cui non è strettamente necessaria;
  • Sostituire le valvole vetuste dei radiatori, che non chiudendo bene fanno circolare l’acqua calda inutilmente negli ambienti non utilizzati;
  • Isolare la parte del calorifero a contatto con la parete esterna della stanza, che procura una notevole dispersione di calore verso l’esterno.

Solo utilizzando tutti gli accorgimenti sopra riportati potremo ridurre i consumi energetici e di conseguenza i costi che andremo a sostenere nei prossimi mesi.

Di Lilli Falcone, responsale amministrativo di Condominio Zero problemi

Occhio All’amministratore

Come Cambia Il Mercato Della Gestione Immobiliare

Grossi gruppi entrano nella gestione condominiale con lo scopo di vendere prodotti ai condomini. Sempre di più la differenza la fa la qualità dei servizi e dei professionisti che scegliamo per amministrare i nostri stabili. Servono formazione e digitalizzazione.

Le modalità di gestione di un condominio sono mutate radicalmente, soprattutto a seguito della pandemia da Covid 19.

Nuovi soggetti si stanno inserendo nel mercato delle gestioni immobiliari, investendo forti somme in pubblicità e servizi di nicchia, interi studi di amministratori vengono acquisiti da altri soggetti come se fossero oggetti qualsiasi.

Il vecchio amministratore, che era stato nominato dal condominio, affianca il responsabile indicato dalla nuova realtà che ha acquistato lo studio professionale giusto il tempo necessario per familiarizzare con i condomini e poi scompare. Per molti di questi nuovi soggetti la gestione dell’immobile rappresenta un fattore secondario.

Infatti, il loro core business non è rappresentato dai compensi che si andranno a percepire, come è per un qualsiasi altro amministratore di condominio, ma sarà costituito da altri fattori. Attraverso la gestione dell’immobile questi soggetti entrano in contatto con i singoli condomini che vivono all’interno del fabbricato che andranno a gestire.

Attraverso il rapporto di fiducia dell’amministratore, che si instaurerà in modo nuovo e sempre più cordiale, potranno proporre e vendere gli altri prodotti, che rappresentano il loro obiettivo principale. Avranno così la via spianata per ottenere ciò che difficilmente potrebbero ottenere con altre tipologie di contatti, che sarebbero freddi e distaccati rispetto a quelli con il loro amministratore di condominio.

Si pensi che i maggiori istituti bancari si stanno organizzando per fornire i servizi immobiliari direttamente, oppure a società immobiliari sino ad oggi specializzate nella vendita di immobili o addirittura a società di altri paesi europei che sono già presenti nel mercato.

Attraverso la nomina ad amministratore del condominio potranno avere una posizione privilegiata rispetto ai loro competitor per poter proporre e vendere ogni genere di servizi collegati alla casa: dalla polizza assicurativa privata, alla messa a disposizione di artigiani, di tecnici, di legali, fino a proporre imprese per l’intera ristrutturazione dell’appartamento privato, magari offrendo anche il finanziamento per la ristrutturazione. Il modo di operare dell’amministratore classico deve necessariamente evolversi per contrastare questa particolare situazione e non essere sopraffatto.

L’amministratore di condominio, così come lo abbiamo conosciuto fino ad oggi, deve necessariamente fare qualcosa per poter sopravvivere e far fronte alle nuove esigenze dei condomini, alla sempre maggiore, agguerrita e spregiudicata concorrenza dei nuovi soggetti di cui abbiamo parlato sopra, ma anche di altri soggetti da sempre esistiti, i cosiddetti “dopolavoristi”, che si affacciamo al mondo del condominio per integrare le loro finanze pur appartenendo ad altri settori e pur senza le necessarie competenze specifiche.

La principale soluzione da adottare è quella di digitalizzare il più possibile il proprio studio professionale e di formarsi adeguatamente per fornire anch’esso dei servizi innovativi.

Di Battista Praino, amministratore di Condominio Zero Problemi